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Venerdì 8 e sabato 9 ottobre ho partecipato al Festival del Podcasting. Si tratta di una manifestazione annuale dedicata al favoloso mondo del podcasting, per chi produce podcast e per chi li ascolta. Se mi segui saprai già che insieme a questo blog ho anche un podcast in cui parlo di questo progetto e degli argomenti che trattiamo anche qui.
Nel frattempo abbiamo saltato un appuntamento sul blog e sul podcast e questa settimana siamo in ritardo. La vita scorre con i suoi traumi e le sue sorprese, ma alla fine della giornata ne vale sempre la pena.
COS’È UN PODCAST?
Per molti la parola podcast è nuova. Quando racconto di averne uno, infatti, la maggior parte delle persone mi domanda “Ma cos’è un podcast?”. E allora lo spiego anche a te.
Un podcast è una serie a episodi, fatta con la voce, resa disponibile in formato mp3 sulla rete e ascoltabile o scaricabile su qualsiasi dispositivo collegato ad Internet. Per capirci possiamo paragonarlo ad una trasmissione radiofonica che va in onda quando desideri tu. Può essere seriale o senza fine, può avere episodi di cinque minuti o due ore, può avere forma documentaristica o intrattenere, raccontare storie o farti domande… C’è un mondo, si tratta solo di esplorarlo. Di sicuro esiste una moltitudine di trasmissioni adatte a te.
Puoi ascoltare podcast su qualsiasi piattaforma di streaming audio, per esempio Spotify o Amazon Music, oppure su piattaforme dedicate solo a loro come Apple Podcast o Google Podcasts.
Non avevo mai avuto un podcast prima di spaziAmo (e nemmeno un progetto digitale, a dirla tutta), ma ho sempre subito la fascinazione del mondo della voce e così ho voluto provare a dedicare un po’ delle mie energie al mondo dei suoni e del racconto orale.
A maggio 2021 sono partita per il mio viaggio e ho iniziato a registrare il podcast di spaziAmo. Ora è ottobre, è logico che io abbia fatto pochissima strada. Eppure ci sono tante considerazioni da fare.
GLI SVANTAGGI DI UN PODCAST
Ecco, a mio parere, quali sono gli svantaggi del fare podcasting:
- Richiede molto più tempo di quanto possa sembrare.
- È complicato ottenere visibilità e ascolti.
- Se vuoi farne un lavoro bisogna tenere conto del fatto che la strada per la monetizzazione può essere lunga e tortuosa.
- Se vuoi farlo arrivare lontano serve un progetto definito (ma non definitivo!).
Insomma, può apparire come un gioco e lo si può vivere come tale, ma un podcast ha le sue esigenze. Va nutrito e curato.
I VANTAGGI DI AVERE UN PODCAST
Conduco un podcast da pochissimo tempo. Nonostante la mia anzianità nel settore sia ridottissima, ci sono diversi vantaggi che ho ottenuto e rilevato in questo breve periodo. Per me fare podcasting:
- È democratico, chiunque può averne uno.
- Non richiede particolari investimenti iniziali.
- È divertente.
- Costringe a farsi una cultura di base sulle tecniche sonore.
- Fa sparire il disagio nei confronti del suono della propria voce.
- Stimola la creatività.
- Insegna a parlare e a riflettere sui messaggi che si comunicano.
- Consente di conoscere persone nuove.
Per come la vedo io, ce n’è abbastanza per farsi venire subito un’idea e iniziare a parlare dentro a un microfono.
COSA HO TROVATO AL FESTIVAL DEL PODCASTING
Il Festival di quest’anno è stato per me una prima volta. Gli interventi a cui ho assistito sono stati tutti interessanti, formativi e di grande ispirazione.
La mia idea di partecipare è stata però spinta soprattutto dall’opportunità di incontrare persone con cui ho qualcosa in comune. Le mie aspettative non sono state deluse.
Ho incontrato dal vivo alcune persone che in questi mesi ho avuto modo di incrociare sulla rete, altre che avevo solo ascoltato e per cui nutro tantissima stima. Ho incontrato sconosciuti che hanno tanto da dire, ascoltato storie, raccontato di me, scambiato sorrisi.
COSA HO PORTATO A CASA DAL FESTIVAL DEL PODCASTING
Poche cose sono più belle del vedere la sincerità di chi ti racconta un desiderio e di come lavora per renderlo reale. Al Festival, di quel luccichìo, ho fatto il pieno.
Mi sono ricordata che non bisogna sottovalutare mai il potere che gli sconosciuti possono avere di rimetterti al mondo. È stato un paio di anni trascorso tra casa e pandemia, lo sappiamo tutti. Ma là fuori esistono ancora luoghi e persone che ti fanno ricordare quanto sia importante apprezzare, costruire, desiderare e quanto rivelarsi ed accogliere l’altro possa nutrire l’anima. Il Festival è stato per me uno di quei luoghi.
Porto a casa idee nuove, ispirazioni, fiducia ed entusiasmo: gentili omaggi di illustri (ex)sconosciuti che oggi voglio soltanto ringraziare.
Qual è stata l’ultima volta che ti sei sentito come mi sono sentita in questa occasione che ti ho raccontato? Ti aspetto, come sempre, nei commenti e nei soliti luoghi che ti riassumo qui. A presto!